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La conoscenza delle unità di misura di superficie utilizzate da agrimensori, tavolari, compassatori, ingegneri e architetti chiamati da una pluralità di soggetti pubblici e privati a disegnare le carte o a redigere i progetti è questione centrale nella lettura dei documenti cartografici.

L’assenza nel Mezzogiorno italiano di una cartografia catastale di riferimento fa sì che almeno fino alla fine dell’800, quando entreranno in conservazione le mappe del nuovo Catasto del Regno d’Italia, ogni operazione urbanistica, edilizia e agraria di un qualche rilievo richieda una specifica redazione cartografica.

In Puglia, tra la seconda metà del XVI e gli inizi del XVII secolo, agli agrimensori inizia ad essere richiesta la redazione di piante topografiche dei terreni che misurano.
Con la pratica della cartografia l’antico mestiere dell’agrimensore si arricchisce di nuovi riferimenti culturali e diventa sempre più attendibile anche sul piano giuridico. Questo fenomeno ha corrispondenza in altre aree dell’Italia e dell’Europa.

Platee e cabrei di enti ecclesiastici e di aziende signorili costituiscono anch’essi una fonte estremamente ricca per lo studio del territorio. In particolare gli enti ecclesiastici, dopo la riorganizzazione del patrimonio fondiario avviata nell’età della Controriforma, utilizzano largamente questi strumenti, che a volte non sono semplici inventari notarili, ma contengono annotazioni circa la topografia, gli insediamenti rurali, l’assetto colturale e produttivo delle aziende agricole.

Il nuovo ritmo delle trasformazioni avviate nell’800, con il conseguente intreccio tra la dimensione progettuale e quella dei diritti di proprietà – si pensi, soltanto, alle conseguenze dell’abolizione della feudalità, con la "divisione in massa" dei demani ex feudali - comporta il ricorso costante agli organi della giustizia civile e amministrativa, con la richiesta della redazione di Perizie giudiziarie che, oltre a rappresentare una descrizione analitica dei beni, contengono moltissimi riferimenti alle fonti documentarie e cartografiche più antiche.